Cos’è la modalità USB Restricted
Nel tempo, anche gli iPhone si sono rivelati vulnerabili a diversi buchi di sicurezza. Ma l’Apple continua a tenere alta la testa: il sistema operativo iOS sta ottenendo continuamente un sacco di nuove protezioni. L’ultima che ha ottenuto è una modalità chiamata USB Restricted, molto utile se connettete il vostro cellulare a porte USB di computer estranei o usate accessori sconosciuti.
Ma cos’è questa modalità e come funziona esattamente?
La modalità USB Restricted è una protezione aggiunta alla vulnerabilità che l’Apple ha scovato tempo fa, un piccolo trucco che vari hacker (e non) hanno sfruttato per rubare tutti i dati presenti su un cellulare o un Tablet della casa.
Il trucco consisteva nello sfruttare la porta USB dell’iPhone o dell’iPad per poter provare più e più volte un tentativo d’accesso, a volte saltando anche il limite di tempo imposto dopo tanti accessi falliti. Questo metodo è diventato noto pubblicamente solo un paio d’anni fa, con vari sistemi che hanno preso a cadere nelle mani sbagliate sempre e sempre più spesso.
L’Apple ha inizialmente tentato di proteggere i propri iPhone con vari aggiornamenti e misure di sicurezza aggiuntive, ma non sono serviti a molto. Così è arrivata una semplice idea: perché non rimuovere la porta USB dall’equazione, così da risolvere completamente il problema?
L’USB Restricted fa esattamente questo. Si tratta d’uno “switch” interno che taglia completamente la connessione dati alla porta USB, così che qualsiasi cosa che si connette non può più trasmettere. Naturalmente tutto ciò che invece può portare ricarica alla batteria viene accettato, ma solo quello: se ad esempio connettiamo l’iPhone ad una porta USB che può mandare elettricità e consentire il trasferimento dati, questo accetterà solamente la ricarica della batteria.
Ma quindi cosa succede quando dobbiamo usare noi l’iPhone, sincronizzandolo magari con iTunes? Semplice: quando connettiamo il cellulare alla porta USB, dobbiamo prima sbloccarlo. Una volta sbloccato, la connessione dati verrà aperta. Questa è una faccenda che alcuni possessori di Smartphone Android troveranno familiare: sono molti i cellulari che entrano in connessione con il PC solo dopo lo sblocco. La differenza in questo sistema è proprio un contatto Hardware che viene disabilitato, rimuovendo del tutto la connessione dati. La connessione rimane attiva per un ora una volta che viene sbloccata.
Come possiamo abilitare questa protezione?
Questa modalità di connessione è presente a partire da iOS 11.4.1, perciò se non avete questa versione è tempo di cominciare ad aggiornare il proprio cellulare.
Una volta che avete installato l’ultimo aggiornamento, andate nelle impostazioni e cercate la sezione dedicata al Touch ID e l’accesso. Una volta all’interno, scorrete fino in fondo e troverete una sezione fatta apposta per la connessione USB, che si chiama “Accessori USB” o simile. Se questa è disattivata, siete già in regola.
Il punto di come funziona questa sezione è questo: se la connessione USB è disattivata, certi accessori possono smettere di funzionare o non attivarsi affatto. Attivando questa opzione, state attualmente disattivando la protezione. L’Apple poteva scegliere un mezzo migliore per far capire come funziona questa protezione, forse lo farà in futuro.
Ovviamente, anche se siete protetti, non aspettatevi d’avventurarvi in ambienti dove il vostro iPhone non rimarrà mai violato. E’ stato già trovato un sistema per tenere il cellulare sbloccato, ma ovviamente va già sbloccato da voi in primo luogo. Questa vulnerabilità si basa tutta sul fattore che una volta attivo il vostro iPhone rimarrà “disponibile” per almeno un ora.
L’Apple naturalmente sta già lavorando nel sistemare questa vulnerabilità, ma nel frattempo – e questo vale per qualsiasi protezione – non pensate mai d’essere completamente protetti da qualsiasi minaccia abilitando questa modalità. L’USB Restricted può rimuovere qualche problema nel caso il vostro cellulare viene rubato, ma ovviamente non è un toccasana per tutto.